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Mezzi paccheri alla pajata

pajata2“Rigatoni con la Pajata”, ricetta tipica della cucina povera romana, quella del popolo, caratterizzata dall’utilizzo del cosiddetto “quinto quarto”, ovvero dalle parti meno nobili delle carni.

Questa è la mia versione, nella quale non uso i rigatoni ma questo particolare taglio di pasta: dei mezzi paccheri rigati di Gragnano trafilati in bronzo. Ottimi, davvero!

In questa ricetta utilizzo una pajata prelessata, perchè trovarla fresca è praticamente impossibile quindi, tutta una serie di passaggi di preparazione di questo prodotto, non saranno eseguiti. Molti non amano questo piatto e, vi assicuro, la prima volta anche per me non è stato facile, soprattutto perchè non fa parte della mia tradizione; però, una volta assaggiato, è stato subito amore!

Ed ecco la ricetta della “mia” pajata…

Ingredienti:

  • 300gr di mezzi paccheri rigati
  • 500 gr di pajata prelessata
  • salsa di pomodoro
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • 1/2 cipolla
  • peperoncino
  • sale
  • olio
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Pecorino romano

Procedimento

paj_salPreparo per prima cosa un trito grossolano di sedano, carota e cipolla che faccio soffriggere in padella con un po’ d’olio, quando saranno rosolati aggiungo la pajata tagliata a pezzetti ed il peperoncino, faccio scottare. Sfumo ora con il bicchiere di vino e lascio evaporare.

 

Aggiungo la salsa di pomodoropaja_sug e un paio di bicchieri d’acqua e lascio cuocere bene, coperta. Aggiusto di sale.

Nel frattempo lesso i rigatoni, li scolo molto al dente e li condisco con il sugo, li servo spolverati da abbondante pecorino romano.

Buon appetito! 🙂

 

 




Carciofo alla Giudia

CARCIOFOIl Carciofo alla Giudia è una ricetta della tradizione romana, ebraico-romana per la precisione, ed è… Buonissimo!!!

Mio marito, mi fece assaggiare questa prelibatezza e, devo essere sincera, non è che i carciofi mi piacessero molto ma, dopo averli assaggiati in questa variante della tradizione, sono stata costretta dal mio palato a rivalutarli!

Ecco come si prepara un Carciofo alla Giudia…

Un unico appunto prima di cominciare: per eseguire questa ricetta, bisogna utilizzare necessariamente i carciofi romaneschi; si, insomma, quelli dalla forma rotonda e senza spine.

Igredienti:

  • Carciofo romanesco
  • Olio
  • Sale
  • Limone

Procedimento:

Per prima cosa procedo a pulire i carciofi: tolgo dal fiore le foglie più esterne e più dure, taglio la parte superiore del fiore rimasto e procedo a pelare il gambo. A questo punto, cerco di allargare un po’ il fiore, prima di tuffarlo in una ciotola con acqua e limone, dove resterà fino a pulitura terminata degli altri carciofi, affinchè non si ossidi.

Finito di pulire tutti i carciofi, li lascio scolare su di un panno assorbente e metto a scaldare un tegame con dentro molto olio. Io preferisco usare quello extravergine di oliva, perchè ne aumenta la croccantezza e, soprattutto, li rende più digeribili.

Ad olio caldo, tuffo i carciofi a testa in giù, spingendolo verso il basso, in modo da farne appiattire la corolla e lascio cuocere per circa 10 minuti o, comunque, fino a quando le foglie esterne risultino croccanti e il gambo cotto (ammorbidito).

A questo punto, lascio scolare l’olio in eccesso su un foglio di carta assorbente e aggiungo sale a gusto.

Mi raccomando, il Carciofo alla Giudia si mangia caldissimo! 🙂