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Tagliatelle al basilico con polpettine di ricotta

Volete sapere come sono nate le mie Tagliatelle al basilico con polpettine di ricotta? Ve lo racconto subito!
In balcone ho tipo mezza foresta di basilico, in dispensa dell’ottima farina biologica, in frigo la ricotta non manca mai, della salsa… e soprattutto un po’ di pazzia… decisa a disboscare almeno un po’ il mio balcone ho unito un po’ di tutto ed ecco cosa mi sono inventata!

Una buonissima tagliatelle pomodoro e basilico, si ma a modo mio!

Per la pasta

  • 30gr di fogli di basilico
  • 1 uovo
  • 40gr di acqua
  • 150gr di farina – io usato Tipo 2 di Molino Profili Giuseppe biologica, acquistabile online sullo shop di @bottegadellatuscia 

Per condire:

  • 120gr di ricotta
  • 1 tuorlo
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di pangrattato aromatizzato alle erbe
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • Sugo
  • Salsa di pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • Olio
  • Sale

Per preparare le mie Tagliatelle al basilico con polpettine di ricotta parto dal preparare la pasta. Trito finemente il basilico, in una ciotola aggiungo farina, l’uovo e l’acqua, il basilico ed impasto bene fino ad ottenere un effetto liscio ed elastico, lascio riposare per circa 30 minuti.

Intanto passo a preparare le polpettine, in una seconda ciotola schiaccio bene la ricotta insieme al tuorlo ed aggiungo man mano tutti gli ingredienti che amalgamo bene, quando sarà tutto ben incorporato inizio a fare delle polpettine non troppo grandi che metto in un piatto e copro.

In una padella faccio imbiondire uno spicchio di aglio con circa un cucchiaio di olio, aggiungo la salsa di pomodoro, aggiusto di sale e faccio andare, quando la salsa si è un po’ ridotta aggiungo le polpettine e faccio cuocere per 5 minuti. Spengo, salsa pronta.

Passata mezz’ora passo a stendere la pasta al basilico, faccio una sfoglia di uno spessore di 1-2 mm circa, arrotolo e taglio le tagliatelle, infarino e le lascio riposare coperte da una tovaglia.

Metto a bollire l’acqua per la pasta, quando sarà a temperatura cuocio le tagliatelle per qualche minuto, scolo e condisco con il mio sugo e le polpettine, pronta, servo con una foglia di basilico ed un giro di olio a crudo!

Buon appetito!




Penne rigate integrali con broccoli, gamberi e noci

Penne rigate integrali con broccoli, gamberi e noci, un piatto salutare, ma devo dire molto, molto gustoso!
Il mio essere perennemente a dieta (anche se con scarsi risultati… 🙁 ahimè) mi porta a pensare e sperimentare sempre nuovi piatti che siano si buoni, ma che mantengano basso anche l’apporto calorico… e devo dire questa volta ci sono anche abbastanza riuscita. Ovviamente già partire da una buona base, come l’alta qualità delle materie prime, mi ha dato una grande mano!
Oltre a dei buoni broccoli e degli ottimi gamberoni, ho utilizzato per la prima volta della pasta integrale, fatta con grano duro Senatore Cappelli. Conosco questa qualità antica di grano, l’ho spesso utilizzata per la panificazione, ma ancora mai provata per la pasta e devo dire che mi ha positivamente sorpresa! Si perchè le Penne Rigate di Zara Cereali, ditta molisana attiva dal 1988, sono davvero buone, mantengono la cottura ed essendo trafilate al bronzo con una lenta essiccazione raccolgono e mantengono perfettamente il condimento.

Zara Cereali, come dicevo, è una ditta molisana, della provincia di Campobasso, Mafalda per essere ancora più precisi. Producono e trasformano grani antichi e cereali per l’Italia e per l’estero. Tra le verdi terre incontaminate molisane, l’aria buona, con attenzione all’innovazione ma senza mai distaccarsi troppo dalla tradizione Zara produce e lavora con qualità sempre controllata e garantita dalla filiera corta.

Ma ora basta chiacchiere vi lascio qui la mia ricetta, ma soprattutto vi lascio qui di seguito il codice sconto che Zara Cereali offre a tutte le mie lettrici ed a tutti i miei lettori:

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-10% su tutti i prodotti Zara Cerali acquistabili sul loro sito!

Cosa aspettate, provate anche voi questi ottimi prodotti rigorosamente Made in Italy!

Ricetta:

  • 350 gr PENNE RIGATE INTEGRALI DI GRANO DURO SENATORE CAPPELLI
  • 1 LIMONE, SCORZA
  • 300 gr BROCCOLI 
  • 8 GAMBERONI
  • 1 PEPERONCINO ROSSO PICCANTE 
  • 4 cucchiai OLIO EVO
  • SALE q.b
  • 8 NOCI

Parto con pulire e sbollentare il broccolo, giusto una stemperata e poi lo passo in acqua ghiacciata, in modo da mantenere il colore. In questa stessa acqua cucino le mie penne.

Lavo, sguscio e taglio a pezzettoni i gamberoni, li metto da parte. Con i gusci preparo un fumetto che userà per mantecare la pasta.

In una padella verso l’olio, lo spicchio di aglio, il peperoncino (siccome non è periodo io uso quello secco) ed i miei broccoli, faccio insaporire.

Scolo la pasta qualche minuto prima dei 10/12 indicati sulla confezione e la ripasso in padella insieme ai broccoli che stanno andando, verso anche un po’ del fumetto che mi aiuterà a mantecare ed insaporire, per ultimo aggiungo i gamberoni, faccio saltare bene il tutto e spengo. Levo aglio e peperoncino e servo con una mangiata di noci spezzettate e la buccia di limone grattugiata.

Pronta, buonissima e super sana!




Pasta al pomodoro in bianco

Pasta al pomodoro in bianco - SerenaCucina
Pasta al pomodoro in bianco – SerenaCucina

Oggi esperimento: preparo la pasta in bianco al pomodoro… si, mi cimento con l’acqua di pomodoro!

Avete presente un bel piatto di pasta pomodoro e basilico? Certo che si, solo che tutti la immaginiamo di un bel colore rosso fiammante, un piatto pieno di pasta e tanta salsa di pomodoro rossa, rossissima… ecco io oggi la pasta al pomodoro la faccio in bianco!

Lo so, state pensando che non sia del tutto normale, come darvi torto del resto, ma questa volta vi stupirò con effetti nemmeno poi così speciali.

Dai seguitemi in questo esperimento, non è nemmeno poi così difficile, anzi, e sono sicura che se la proverete sarete sorpresi anche voi dall’esplosione di sapori che avrà il vostro palato.



Ingredienti:

  • 1 kg di pomodori succosi
  • 350gr di pasta (io ho usato le penne)
  • Olio Evo
  • Basilico o prezzemolo
  • 1 spicchio di aglio
  • sale

Per preparare la mia Pasta al pomodoro in bianco inizio dall’estrazione dell’acqua dai pomodori. Questo è un procedimento un po’ lungo, ma ne vale la pena.
Lavo e taglio a pezzi i pomodori e li dispongo in uno scolapasta ricoperto con un telo di cotone o lino e con sotto una ciotola per raccogliere il succo. Li schiaccio un po’ e li lascio così a scolare, questo passaggio va fatto per tempo perchè di tanto in tanto bisogna schiacciare e strizzare i pomodori.

Acqua di pomodoro - SerenaCucina

Quando l’acqua sarà pronta la metto metà in una padella e la porto ad ebollizione insieme all’olio e ad uno spicco di aglio, e l’altra metà la metto a scaldare in un secondo pentolino. Nella padella con l’acqua condita calo la pasta e la lascio cuocere, aggiungendo di tanto in tanto un po’ dell’acqua messa a scaldare, aggiusto di sale e continuo così fino a cottura.

Servo con un filo d’olio ed una fogliolina di basilico o prezzemolo, a vostro gusto…

Ta daaaan, facile, vero? E credetemi, è davvero buona!

Pasta al pomodoro in bianco



Spaghetti pomodori secchi e colatura di alici

Oggi vi propongo una ricetta dai sapori del Sud: Spaghetti pomodori secchi e colatura di alici!

E’ un po’ che sento parlare di “Colatura di alici”, famosa quella di Cetara e anche presidio Slow Food ma se ne produce di buona anche in Calabria e Sicilia, e quindi ho deciso di assaggiarla. 

Comprata la mia preziosa boccettina l’assaggio: ha un sapore deciso di mare ed è molto sapida, infatti viene anche usata come condimento al posto del sale.

Ecco la ricetta che la vede protagonista:

Ingredienti 
Preparazione:

Ok, all’opera, iniziamo a preparare questi Spaghetti con pomodori secchi e colatura di alici.

Per prima cosa metto a bollire l’acqua per gli spaghetti e mentre questi si cucinano, in una padella calda faccio rosolare l’aglio nell’olio ed il peperoncino. A fuoco spento aggiungo i pomodori secchi tagliati a pezzetti,(qui volendo si potrebbe aggiungere anche qualche cappero, io non l’avevo ;P)

Scolo gli spaghetti bene al dente e li tuffo nella padella con tutti gli ingredienti e li faccio saltare bagnando con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e finalmente la mia colatura di alici. 

Quando è tutto ben amalgamato ed insaporito spengo il fuoco e servo con una spolverata di prezzemolo tritato e del pangrattato che ho passato in padella antiaderente con un filo d’olio.

P.S. il piatto dell’As Roma è per far contento mio marito… ;D




Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane

Fusilli con vellutata di melanzaneOggi Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane, pare quasi una roba seria e sapete che vi dico? Lo è!!!

Mi rifaccio viva dopo un breve periodo di pausa e lo faccio alla grande, cercando di farmi perdonare in effetti!

Bene, insomma, rieccomi di nuovo qui, pensavate mi fosse dimenticata di voi? Ma come potrei mai?! E’ stato un periodo “focoso” di alti e di bassi… non sto qui ora ad ammorbarvi, lo farò con un post dedicato ;D

Oggi torno in gran spolvero con una ricetta suggeritami dal marito di una cara amica, la “Cheffa Maddalena”, come la chiama lui… 

Non sto qui a perdermi in chiacchiere, vi racconto subito la ricetta di questi Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane:

Ingredienti:
  • 350gr di pasta tipo fusilli
  • 1 melanzana grande
  • qualche fogliolina di basilico
  • olio qp
  • parmigiano qb
  • pepe nero
  • provola affumicata
Preparazione:

Per preparare  i Fusilli alla Maddalena in vellutata di melanzane, partiamo dalla melanzana: lavo ed asciugo bene la melanzana, e la dispongo su una teglia in forno a 180 gradi avvolta completamente nell’alluminio per 1 ora circa. Quando sarà cotta la lascio intiepidire e ne elimino il gambo. Intanto metto a scaldare la pentola con l’acqua per la pasta. 

Passo quindi la melanzana nel mixer ad immersione insieme ad olio, tanto parmigiano, il basilico e il sale.

Lesso la pasta lasciandola leggermente al dente, la scolo e la passo in una padella dove la faccio saltare con la crema di melanzane a fuoco vivo, aggiungo ora la provola affumica tagliata a cubetti. Servo con una spolverata di pepe nero, ancora parmigiano e basilico fresco.

Buon appetito e grazie Maddie e anche Luca!!!

 

Fusilli con vellutata di melanzane

🙂

 

Una possibile variante potrebbe anche essere quella di passarlo in forno per farla un po’ gratinare… da provare!!! 😉




Ravioli Cacio e pepe con le cozze

Ravioli Cacio e pepe con le cozze… Oggi gioco con un paio di ricette e ne faccio una nuova…

La famosa Cacio e pepe è un gustoso piatto della tradizione romana, dalla puglia, invece, ci insegnano che le cozze con il pecorino stanno davvero bene! Come unire queste 2 cose? Idea, vado oltre!

La pasta la faccio proprio cacio e pepe,  nel senso che impasto farina, formaggio e pepe nero insieme per farne dei ravioli e le cozze le faccio diventare il ripieno. Diamo a Cesare quel che è di Cesare, cacio e pepe nell’impasto l’ho assaggiata al ristorante del buon Renatone Salvatore, lo chef de “la Prova del Cuoco” 😉

Il risultato mi sembra ottimo, un piatto ricco ma anche economico, pochi ingredienti ma ottimo risultato 🙂

Vi racconto la ricetta…

 

Ingredienti:
Per la pasta fresca:
  • 150gr di semola di grano duro rimacinata
  • 100 gr di acqua
  • 100 gr di pecorino romano grattugiato
  • pepe nero qb
Per il ripieno dei ravioli:
  • 100 gr di cozze fresche
  • 100 gr di pomodorini datterini freschi
  • prezzemolo
  • una spolverata di pangrattato
  • 1 spicchio di aglio
  • olio EVO
Per il condimento:
  • 500 gr cozze fresche
  • 150 gr di pomodorini datterini
  • Prezzemolo
  • Olio EVO
  • Pecorino romano grattugiato
Preparazione:

Inizio a preparare la ricetta partendo dai ravioli. Sulla spanatoia faccio la fontana di farina unendo anche il pecorino ed il pepe. Aggiungo pian piano l’acqua ed inizio ad impastare fino ad ottenere una bella consiostenza dell’impasto liscia. Lascio riposare l’impasto per qualche minuto.

Intanto pulisco le cozze e le faccio aprire in padella con un po’ di olio ed uno spicchio di aglio. Man mano che queste si aprono le tolgo dalla padella e circa un 100 grammi le sguscio.

 

Con le coze sgusciate vado a preparae il ripieno dei ravioli.

In una ciotola unisco le cozze che spezzetto grossolanamente, pochissimo pangrattato, un po’ di prezzemolo tritato e circa 100 gr di pomodorini tritati grossolanamente.

Amalgamo bene il tutto.

Le restanti cozze che ho fatto aprire in padella, le metto da parte. Mi serviranno in seguito per preparare il condimento dei miei ravioli.

Passo ora a stendere la mia pasta con il mattarello, ben riposata. Stendo la sfoglia fino ad arrivare ad uno spessore di circa 2 mm e con lo stampino da ravioli inizio a ritagliare i quadratini.

Sulla metà di questi metto un po’ di ripieno e richiudo bene i ravioli stando però attenta a che non rimanga aria all’interno del raviolo.

 

Nella padella dove ho fatto aprire le cozze faccio saltare i pomodorini tagliati a metà con olio e aglio. Intanto metto a scaldare l’acqua per cuocere i ravioli, non la salo perchè tra il pecorino e le cozze questo piatto è già molto sapido. L’acqua bolle, tuffo in pentola i miei ravioli ed a metà cottura circa li scolo e li passo in padella con i pomodorini.

Termino la cottura in padella, aggiungo le cozze un paio di minuti prima di spegnere e faccio insaporine bene il tutto.

Servo con una spolverata ancora di pecorino ed un po’ di prezzemolo tritato fresco.

Buonissima!!! 🙂

 

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Fusilli con cavolo nero su crema verde di formaggi fusi

pasta con cavolo nero Serena Cucina

Oggi cavolo nero, o meglio oggi ricetta Fusilli con cavolo nero su crema verde di formaggi fusi…

Sono passata dall’orto biologico de “il Melograno 2013” e ho visto una meravigliosa distesa di cavoli neri… Non ho saputo resistere, sono tornata a casa con un fascio gigantesco di queste bellissime foglie verdi!

Il cavolo nero è molto usato soprattutto in toscana, ci si fa la buonissima ribollita, è ricco di mille proprietà

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benefiche: è depurativo, antivirale, antiossidante, antinfiammatorio, antitumorale ed essendo ricco anche di sali minerali e vitamine è ottimo contro virus da freddate e dolori da contratture e infiammazioni… insomma tocca mangiarlo per forzaa!!!! 😀

E comunque è anche buono!!!

Io ho l’ho sperimentato in un primo piatto ed è venuto veramente buono, vi racconto la ricetta…

 

Ingredienti:

  • 250g Cavolo nero
  • 40g Olio extravergine d’oliva
  • 1 Spicchio d’aglio
  • 320 g di pasta, io ho usato dei fusilli di Gragnano
  • Peperoncino qb
  • 150 gr Formaggio spalmabile
  • 1 cucchiaio di Ricotta
  • Parmigiano grattugiato
  • Coste di cavolo nero lessate e frullate

 

cavolo_nero0Si parte dalla verdura, mondo le foglie di cavolo tirando via la parte della foglia dallo stelo centrale e separo le due parti, metto a lessare le due cose in 2 pentole separate.

cavolo_nero00Una volta cotte le foglie le scolo dall’acqua senza però gettarla via, in questa farò cuocere la pasta.

Cotte anche le tolgo dal’acqua, le passo in una ciotola e le frullo molto bene con un mixer ad immersione. Passo ora alla crema di formaggio, per non appesantire troppo il piatto uso dei formaggi più leggeri e delicati come la crema spalmabile e la risotta e poi aggiungo sapore con il parmigiano. In un pentolino, quindi, li scaldo e li unisco alle coste frullate.

In una padella antiaderente faccio saltare poi, le foglie di cavolo, tagliate un po’ grossolane, con oglio olio e peperoncino, intanto cucino anche la pasta. A cottura bene al dente scolo i fusilli e li passo nella padella insieme alle foglie, li faccio saltare ed insaporire bene.

cavolo_nero0000Tutto pronto rimane da impiattare! Sulla base del piatto metto un po’ di crema di formaggio e sopra la mia pasta saltata con il cavolo, a piacere una spolverata di formaggio ancora e via in tavola!!! 🙂

 

 

 

 

 

 

 




Una Gricia da VIP – A lezione di pasta con Cesare Bocci

SerenaCucina - Una Gricia da VIPQuesta ve la devo proprio raccontare!!!

Ricetta vip… si oggi vi racconto la mia giornata e una Una Gricia da VIp!

Come ogni anno a Settembre non vedo l’ora che arrivi l’appuntamento con Taste of Rome, un food festival dove si possono degustare i piatti di vari importanti chef ed accompagnarli ad ottimi calici di vino, assistere a show cooking e partecipare anche a qualche lezione di cucina…
C’è da dire che quest’anno il meteo non è stato per niente clemente e ho quasi rischiato che saltasse, ma in compagnia della cara Francesca di missionegusto, armate di ombrelli, impermeabili e galosce, abbiamo impavidamente affrontato un mezzo ciclone, 7 tornado e un paio di alluvioni, ma alla fine il festival ce lo siamo proprio goduto!

Arrivate finalmente a destinazione, la visita non è stata proprio una passeggiata di piacere, ha piovuto praticamente sempre, con brevi pause che ci davano però la possibilità di spostarci da uno stand all’altro…

SerenaCucina - Una Gricia da VIPCercando di riparci sotto uno dei tanti ombrelloni dislocati lungo il percorso del festival, in lontananza, dentro un gazebo, riconosco una figura familiare… una bella figura direi… ma è lui? Ma no, sta tenendo una lezione di cucina… non è possibile, è un attore… nooo magari è uno che gli somiglia… bah, ma sarà la pioggia che mi fa vedere male… saranno i 2 calici di gewurztraminer appena bevuti a stomaco vuoto… sarà l’aria, sarà l’acqua… sarà tutto quello che vi pare, ma quello è proprio Cesare Bocci, si il mitico Mimì Augello, fedele amico e collega del commissario Montalbano!!!

Noooooo, sta tenendo una lezione di cucina, nooooo, Francesca dobbiamo partecipare anche noi!!!

SerenaCucina - Una Gricia da VIPFrancesca completamente fradicia, come me del resto… tra lo sconsolato, il desolato, il calice del vino vuoto (lo stand dell’enoteca era troppo lontano per la quantità di acqua che stava venendo giù in quel momento) la depressione e la broncopolmonite che cercava di tenere alla larga, mi ha guardata sconvolta credendomi impazzita! La sua unica speranza, la sua unica volontà in quel momento era di ributtarsi in macchina e tornare finalmente a casa all’asciutto, ma carinamente e con una flebile vocina mi risponde: ” Se proprio vuoi farla…”

Io, che quasi non ho aspettato nemmeno la risposta, mi butto sotto il diluvio universale e con un balzo atletico e leggiadro mi sono catapultata dentro il gazebo a prenotare la nostra fantastica lezione… da a poco sarebbe iniziata la lezione sulla Gricia, uno dei più famosi primi piatti della cucina romana!

Wow!!! Emozione… mentre ci prepariamo per la lezione, ovvero ci togliamo di dosso l’impermeabile gocciolante ed inforchiamo il grembiule, si avvicina Cesare Bocci e ci da il benvenuto, noi un po’ imbambolate ed intimidite rispondiamo cercando anche di fare le simpatiche e le disinvolte, ma mi sa che non ci è venuto proprio benissimo… comunque dopo una brevissima chiacchierata tra “amici” la lezione inizia, a tenerla sono lui ed il suo amico e sceneggiatore Paolo Girelli.

SerenaCucina - Una Gricia da VIPCi raccontano un po’ della cucina romana in generale, una delle cucine più povere d’Italia, fatta con quello che rimaneva degli ingredienti che i signori non mangiavano, la cosiddetta cucina del quinto-quarto.

SerenaCucina - Una Gricia da VIPCi raccontano poi di quali potrebbero essere le origine della pasta alla Gricia, così chiamata perchè probabilmente richiama il Gricio che a Roma era il rivenditore di pane, quasi tutti provenienti dalle regioni tedesche del Reno e dal Canton de’ Grigioni, oppure perchè la pasta diventava grigia grazie al pepe usato per condirla. Durante la lunga e piacevolissima chiacchierata ci guidano anche passo passo nella ricetta.

SerenaCucina - Una Gricia da VIPLa prima cosa da fare è mettere a scaldare l’acqua per cuocere la pasta, quindi accendiamo fornelli e riempiamo pentole, poi passiamo al guanciale, ognuno ha a sua disposizione un paio di fettine, le affettiamo, ne leviamo la cotenna e le facciamo a striscioline. Sul fuoco mettiamo a scaldare anche una padella con dell’olio, appena questo inizia a scaldarsi ci tuffiamo il guanciale e lo facciamo diventare bello croccante.

La lezione va avanti tra racconti e battute e spiegazioni molto dettagliate della ricetta.

SerenaCucina - Una Gricia da VIPL’acqua bolle, siamo quasi pronti per la nostra Gricia da VIp! Caliamo quindi circa 100 gr di spaghetti a testa e facciamo cuocere. Intanto togliamo dal fuoco il guanciale ormai dorato e croccante e lo spostiamo in una ciotola, grattugiamo del pecorino e prepariamo anche il pepe nero che ci servirà poi.

Scoliamo gli spaghetti bene al dente e li tuffiamo nella ciotola insieme al guanciale, mescoliamo bene e aggiungiamo anche il formaggio ed il pepe e un po’ di acqua di cottura della pasta, continuiamo a girare bene tutto e a mantecare in modo che si crei una buonissima cremina con il formaggio, l’acqua di cottura e l’amido della pasta.  Il tutto fuori dal fuoco, altrimenti il formaggio filerebbe.

Cesare, mentre Paolo spiega, passa tra le postazioni controllando che tutto stia andando nel giusto dei modi ed interviene qui e la in aiuto.

SerenaCucina - Una Gricia da VIPSerenaCucina - Una Gricia da VIPSerenaCucina - Una Gricia da VIP

Gricia da Vip pronta! Facilissima e noi felicissime ci gustiamo il piatto appena preparate, anche Cesare viene ad assaggiare le nostre opere… promosse! Yeeeeeeee!!

Esperienza bellissima e divertentissima e sia Cesare che Paolo sono 2 persone squisite (no, non le abbiamo mangiati, tranquilli… volevo dire simpaticissime ed alla mano) ci salutiamo con un selfie! 😉

SerenaCucina - Una Gricia da VIP

All’anno prossimo! 😉

 

P.S. Alla fine anche Francesca si è divertita, vero fra’?! 😀
E cmq sta Gricia da VIp è proprio buona!

 

 

 

 




Pasta palamita pesto di pistacchi e pomodorini

SerenaCucina - Pasta Palamita Pesto di pistacchi e PomodoriniOggi mi cimento in un nuovo esperimento: Pasta palamita pesto di pistacchi e pomodorini.

Ho comprato una bellissima palamita, un pescione della famiglia dei pesci azzurri simile al tonno, ma ritenuto meno nobile e questo in realtà è per noi un vantaggio, infatti costa molto meno di un trancio di tonno e la carne è ugualmente molto buona, soda e compatta e ci si possono fare davvero molte cose sfiziose!

Essendo poi un pesce azzurro è ricca di Omega 3 e quindi fa anche bene, mi sembra fantastico, no?!

Avevo preso, qualche giorno fa ad una fiera di prodotti gastronomici, un vasetto di pesto di pistacchi di Bronte, era un po’ che pensavo ad un uso un po’ più creativo che buttarlo semplicemente sulla pasta. Ecco l’occasione l’abbino al pesciolino 🙂 e vidirò, è venuto fuori un possibile piatto della cucina sicilina, non male!

Vi racconto come ho fatto…

Ingredienti:

Procedimento:

SerenaCucina - Pasta Palamita Pesto di pistacchi e PomodoriniBene, mettiamoci a lavoro… iniziamo a preparare la mia pasta con palamita, pesto di pistacchi e pomodorini!

La prima cosa che faccio è pulire e sfilettare la palamita, ne ho poi ricavato dei cubetti di polpa.

In una ciotolina metto a mollo l’uvetta con dell’acqua tiepida, intanto passo a pulire  e tagliare a metà i pomodorini.

SerenaCucina - Pasta Palamita Pesto di pistacchi e PomodoriniPrima di passare alla cottura del condimento, metto a scaldare l’acqua della pasta e appena arriva a bollore la calo, io ho scelto delle casarecce di Gragnano.

In una padella faccio saltare lo spicchio d’aglio con l’olio e quando si è imbiondito lo tolgo e butto in padella i pomodorini che faccio andare per un paio di minuti. Aggiungo anche la palamita e per ultimo l’uvetta che ho precedentemente strizzato bene, aggiusto di sale. Faccio saltare il tutto per qualche minuto, giusto il tempo che la palamita diventi bianca e spengo.

SerenaCucina - Pasta Palamita Pesto di pistacchi e PomodoriniScolo la pasta leggermente indietro di cottura e la tuffo in padella insieme al condimento, faccio saltare ed insaporire bene per gli ultimi 2 minuti di cottura della pasta.

A fuoco spento aggiungo il pesto, amalgamo bene e servo.

Mio marito ha approvato! 🙂

 




Pasta patate e fagioli

pasta7Oggi ricetta del cuore! Questo è un piatto che spesso preparava la mia cara nonna Rosina.

E’ un piatto contadino, povero, ma che mi riempie il cuore. Ricordo che da piccola quando andavo a trovarla lei lo preparava spesso e con tanto amore, perchè sapeva che mi piaceva molto.

Che poi la cosa è strana visto che e a me non piacciono molto le taccole, infatti io da furba facevo 2 cose, cercavo di prendere soprattutto pasta e patate e poi andavo alla ricerca dei fagioli che erano usciti dal baccello, quelli si che erano buoni!

In realtà queste cose le faccio ancora adesso, ma non ditelo a mio marito visto che gli toccano tutti i fagiolini!!!! hihihi XD

Insomma si questo piatto mi fa tornare bambina, ve lo racconto…

Ingredienti:
  • 160 gr di pasta
  • 200 gr di fagioli a taccole
  • 2 patate
  • 200 gr di pomodorini
  • olio Evo qb
  • parmigiano grattugiato
  • sale
  • 1 cipolla
  • peperoncino
  • prezzemolo
Procedimento:
pastafagLa prima cosa che faccio è pulire e tagliare a pezzetti le taccole le lesso in acqua salata. Stessa cosa per le patate, le pelo, le taglio a pezzzetti e le lesso.
 
pastapatatePasso poi a preparare il sugo, in una casseruola faccio imbiondire con un po’ di olio una cipolla che ho precedentemente mondato e tritato grossolanamente. Unisco i pomodori e lascio cuocere per circa 10 minuti, aggiusto di sale. Una volta cotto il pomodoro spengo ed aggiungo il basilico spezzettandolo con le mani.
 
pasta3Nel frattempo cuocio la pasta in abbondante acqua bollente e leggermente salata. La scolo molto al dente e la butto in padella insieme alla salsa di pomodoro, le taccole, e le patate, Faccio saltare ed insaporire bene.
 
Servo con un filo d’olio a crudo, una spolverata di parmigiano e una foglia di basilico.
 
Buona… ah i fagiolini fuori dal baccello sono i miei!!!! 😀